Pubblicato in The Post Internazionale
Il dispaccio non contemplava remore: «Iniziare da stanotte azione violenta su Barcellona con martellamento costante e diluito nel tempo». Firmato: Benito Mussolini. L’ordine telegrafato da Palazzo Venezia la sera del 16 marzo 1938 era d’esecuzione immediata. Decine di bombardieri Savoia S-79 dell’Aviazione Legionaria (la Regia aeronautica Italiana sotto mentite spoglie) decollarono dall’aeroporto di Palma di Maiorca per vomitare – durante tre giorni consecutivi, per un totale di 12 raid a intervalli di 3 ore – 40 tonnellate di bombe sulla capitale catalana. Una di queste, alle 13.38 del 17 marzo, colpì in pieno centro della città un camion che trasportava dinamite. La gigantesca esplosione annientò veicoli, tranvia e interi edifici e provocò la morte di circa 500 persone. Sigue leyendo